a cura di Pietro Fontana
Una valutazione del diapason fornirà una buona indicazione del grado e del tipo di perdita dell’udito. Per questo test viene generalmente utilizzato un diapason da 512 Hz. L’operatore dovrebbe prima eseguire un test Weber, in cui il diapason viene posizionato al centro della fronte della persona. Un test normale è dimostrato quando il soggetto sente il suono allo stesso modo in entrambe le orecchie. Se il suono si lateralizza verso un orecchio specifico, l’individuo può avere una perdita conduttiva in quell’orecchio o una perdita neurosensoriale nell’orecchio controlaterale.
Nel test di Rinne, si confronta l’udito attraverso la conduzione per via ossea e via aerea. La conduzione per via ossea aggira l’orecchio esterno e medio e valuta l’integrità dell’orecchio interno, dell’ VIII nervo cranico e delle vie uditive centrali. Lo stelo di un diapason vibrante viene tenuto contro la mastoide (conduzione per via ossea); non appena il suono non viene più percepito, il diapason viene sollevato dalla mastoide, e i rebbi ancora vibranti sono tenuti vicino al padiglione (conduzione per via aerea). Normalmente, il diapason può nuovamente essere udito, indicando che la conduzione aerea è migliore di quella ossea. Con un’ipoacusia trasmissiva superiore a 25 dB, il rapporto è invertito; la conduzione per via ossea è più intensa di quella aerea. Con l’ipoacusia neurosensoriale, sia la conduzione per via ossea che quella per via aerea sono ridotte, ma la conduzione aerea resta più intensa.